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Domenica 23 Luglio l'estate vespistica mantovana ha visto i soci protagonisti in una nuova meta: Rifugio "Monte Orsaro"
nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ad un’altitudine di 1300 m, adiacente al caratteristico abitato di Monteorsaro all’interno del comune di Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia.
Location suggerita dal nostro zelante socio Luigi, sempre prodigo di ottimo consigli.
La combriccola partita dalla sede di Mantova ha tagliato tutta la pianura padana facendo tappa nel suzzarese a raccogliere la restante parte della ciurma.
Superata Reggio Emilia, il tour si è fatto via via più avvincente risalendo il corso del torrente Crostolo, passando gli abitati di Puianello, Vezzano sul Crostolo e continuando sulla Strada del Cerreto fino allo svincolo in località Felina dove si è imboccata la strada che porta a Minozzo quindi al Rifugio.
Bella strada, scorci meravigliosi, curve anche impegnative, ultimo breve tratto ghiaiato e discesona a parcheggiare le Vespa in fronte al locale. Che vista paradisiaca! Che meravigliosa natura, con l'imponente Monte Cusna (2121 m) a fare da cornice a quello che posso definire un anfiteatro panoramico naturale.
Locale molto affollato essendo un punto di riferimento per gli amanti delle escursioni in montagna e da tutti quelli che amano immergersi nella natura accarezzati da un vento assai godibile.
Il pranzo, come sempre (ormai mi stanco al ripeterlo) con pietanze casaline di ottima fattura, ha visto tra i protagonisti: pappardelle al cinghiale, tortelloni del Rifugio, spiedoni di carne alla griglia, nodini di cervo alla griglia...giusto per citare alcune delle prelibatezze giunte alla nostra tavola, il tutto accompagnato da un poetico Lambrusco reggiano.
Gli "ingordi" vespisti non hanno rinunciato certo al dolce a fine pasto, e dopo il caffè, tutti fuori a distendersi e rilassarsi sul verde prato all'ombra di un acero.
Che godimento... chiacchere, rilassamento, quello che si può definire uno "stacco di spina" veramente rigenerante per mente e corpo.
Dopo questa riconciliazione con lo spirito, era però tempo di ripartire, quindi "alle pedivelle"!!
Il Timoniere Capitan Luppi coadiuvato dal suo Fedele Navigatore ha deciso di optare per una variante di tragitto nel ritorno, cosa molto gradita per gli aspetti paesaggistici, leggermente meno per la qualità delle stradine che parevano un poco "dimenticate da Dio" e che hanno messo a dura prova il povero Lucio, non avvezzo a "si tanti curvi"...però che spettacolo, in Vespa ancora di più!
Terminate le curve, abbandonati gli Appennini e le colline reggiane, accarezzati da un'altra arietta, diventata piú tipo "phon", d'obbligo tappa rinfrescante in un bar in zona San Polo d'Enza, per affrontare poi tutta la pianura reggiana e tornare in terra mantovana.
Che dire, anche Luglio è stato così messo in cantiere, ma l'estate Vespistica è ancora lunga, tanti chilometri ci attendono, e soprattutto tanta convivialità che è il motore 2T che il Vespa Club Mantova preferisce.
Al prossimo racconto, sempre il Vostro umilissimo Scrittore/Referente Pietro.