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Il Vespa Club Mantova ha preso parte al raduno-evento a partecipazione mondiale, che per l’edizione 2023 ha avuto luogo ad Interlaken, in Svizzera.
Tanti, tantissimi vespisti, provenienti da ogni parte del mondo: dall’Australia agli Stati Uniti, dal Messico alla Repubblica d’Irlanda, dal Portogallo alla Thailandia. Erano ovviamente presenti anche tutti i club italiani, poteva forse mancare all’appuntamento il Vespa Club Mantova?
I 3 vespisti mantovani che hanno scelto di percorrere l’intero viaggio in Vespa sono stati Daniele Cagnata da Castel d’Ario, Michele Lugli da Ostiglia e Nicolò Schillaci da Mantova. Partenza dalla nostra meravigliosa Piazza Sordello mercoledì 14 giugno nel pomeriggio, per raggiungere Interlaken giovedì 15 giugno, dopo una sosta a Borgomanero (NO) per trascorrervi la notte del 14. Nella mattinata del 15, sono stati affrontati e superati i Passi del Sempione e del Grimsell. Altri 3 vespisti mantovani hanno preferito raggiungere i World Days in furgone: i fratelli Antonio e Domenico Iembo, Marco Lodi. Daniele, Michele e Nicolò, invece, hanno scelto (ancora una volta) di scalciare la pedivella, di tenere gli occhi sulla strada e le mani sul manubrio (cito le parole di Jim Morrison in “Roadhouse Blues”)!
Interlaken si trova al centro della Svizzera, non lontano dalla capitale Berna, ed è posta sulla riva orientale del lago di Thun e sul litorale occidentale del lago di Brienz (a destra). Panorami molto godibili hanno caratterizzato tutto il viaggio, oltre alle splendide strade svizzere, sempre molto sicure e manutenute alla perfezione: in questo, gli elvetici si confermano davvero eccellenti! Laghi, montagne, aria buona, la Svizzera è sicuramente un paese che ci ha molto affascinati e coinvolti, lungo un percorso che per il turismo vespistico è sicuramente da noi consigliato: mirabolanti cascate un po’ dappertutto, giochi d’acqua spettacolari, alture, nessuno di noi voleva scendere dalla Vespa!
All’arrivo, i vespisti hanno visitato il Vespa Village: impossibile perdere il museo Vespa, con tutti i modelli dal 1946 ad oggi, sia per il mercato italiano che per quello estero. Poi, il ritiro dei gadget previsti per tutti i partecipanti: maglietta, toppa, placca, zainetto. Spettacolari le gimkane: alcuni vespisti trovati in circuito, per cimentarsi con difficili prove di equilibrio tra gli ostacoli, a velocità sostenuta! Non ce la siamo sentita di partecipare, abbiamo “poltrito”, chiacchierato, abbiamo anche trattato l’acquisto di altre Vespa! Stanchi per tutti i km che ogni giorno venivano macinati? No, mai! Mai sazi di Vespa!
Partecipare ad un evento come questo significa principalmente stringere amicizia con centinaia e centinaia di vespisti, provare a farsi capire in inglese o con divertenti gesti (noi italiani non ci arrendiamo mai!), suonare i clacson e salutarsi mille volte al giorno (cosa non molto gradita dai silenziosissimi abitanti del posto), scambiare toppe, adesivi e fasce dei rispettivi club di appartenenza, confrontarsi sulle tematiche più disparate che riguardano il nostro adorato scooter, vivere la passione 24 ore su 24 facendone una vacanza internazionale!
Nota dolente? Da sottolineare i prezzi altissimi per tutto, dai generi alimentari al vestiario, almeno 3 volte tanto rispetto ai prezzi nostrani. Solo il costo del carburante è leggermente inferiore all’Italia, in quanto in Svizzera la benzina senza piombo costa meno dell’ormai famigerato diesel. Bisogna fare molta attenzione a severissimi limiti di velocità (ripetuti in continuazione su tutti i tratti stradali e che cambiano anche a distanza di pochi metri) e agli autovelox che, a differenza dell’Italia, non sono notificati e vengono camuffati un po’ dappertutto: occhio!
Speriamo che questo racconto possa giovare a chi, come noi, ha intenzione di mettersi in sella e vespare in Svizzera!
Nicolò, Daniele e Michele