https://www.vespaclubmantova.it/news/turismo/955-sabato-26-marzo-tour-pomeridiano-2#sigProId0f4b73f88c
Domenica 10 Aprile il Vespa Club Mantova ha ospitato con grande piacere una delegazione di vespisti del Vespa Club Milano che mantenendo fede alla Storia vespistica del passato ha riproposto questa manifestazione che affonda le sue radici nel lontano 1956.
La "Primavera Vespistica" consiste nel raggiungere nella stessa giornata tutti i Vespa Club Lombardi capoluogo di provincia per lo scambio di gagliardetti ma soprattutto per consolidare e rafforzare legami umani in pieno stile vespistico.
Mantova ha voluto onorare al meglio il viaggio degli amici milanesi organizzando un ricco aperitivo con menù tipicamente "mantúan" che si è tenuto presso la sede locale del Club cittadino.
Pertanto salame, cicciole, grana padano, lambrusco "Pjafoc" e sbrisolona hanno imbandito il tavolo di benvenuto!
Ma a primeggiare su tutto è stata l'accoglienza e il grande impegno profuso dal Direttivo (anche se orfani del Presidente e del Vice, impegnati sui campi di gara di Regolarità quindi assenti "giustificati") e dai soci.
Entusiasta e molto gradita è stata anche la presenza di rappresentanze degli altri vespa club della nostra provincia: Villa Poma, Piubega e San Giorgio ai quali va' il nostro più sincero ringraziamento!
Tutti insieme abbiamo sfilato per le vie principali della città portando gli amici milanesi a percorrere il ponte di San Giorgio dal quale hanno potuto ammirare in tutta la sua magnificenza lo "Skyline" tanto famoso (ed invidiato) che colora tutte le cartoline locali.
Sosta d'obbligo in Piazza Sordello per poi tagliare la città passando davanti al Teatro Sociale e chiudere il breve tour alle Aquile di Palazzo Te.
Eccomi giunto alla fine di questa cronaca, nella quale ho cercato di raccontarvi tutto, anzi quasi tutto perché non ho l'ambizione ne la bravura per poter far vivere pienamente in tutti voi che leggete questi momenti di convivialità che acquistano sempre più valore se colorati da tutti.
Lunga vita alla Vespa, lunga vita alle "Primavere Vespistiche"
Pietro Risi